In mancanza di documentazione grafica o fotografica storica, il paramento murario risulta l’unica fonte di ricerca per risalire all’aspetto originale dell’edificio o di parti di esso. Come sulle pagine di un libro, sul paramento murario sono annotate tutte le modifiche avvenute durante la storia dell’edificio, modifiche dei fori esistenti, tamponamenti, nuove aperture o ingrandimenti di porte, finestre, caditoie, feritoie, movimenti tellurici, deformazioni, cedimenti, crolli o distruzioni dovuti ad interventi bellici, ingrandimenti, rialzi, giunture, ecc. Formare le giovani generazioni a riconoscere, rilevare, analizzare ed interpretare tali segni è stato uno dei grandi obiettivi didattici dell’Istituto. Rilevando un edificio ridotto a rudere, non vanno riconosciuti soltanto gli elementi visibili ma anche quelli mancanti, riconoscibili da tracce, impronte sulle malte, fori particolari o segni di rottura. Oggi l’ Istituto predispone di un vasto catalogo grafico e fotografico che raccoglie ed analizza i singoli elementi costruttivi, funzionali e decorativi del castello medievale.